SUMMIT SUI SISTEMI ALIMENTARI : SITUAZIONE RIDICOLA
A Roma dal ieri e fino al 28 luglio, si svolgerà il pre - Vertice sui “ Sistemi Alimentari “organizzato dalle Nazioni Unite, previsto a New York il prossimo settembre.
Mentre da una parte ci sono organizzazioni internazionali, associazioni di piccoli produttori e allevatori che si preparano a formulare domande competenti sul futuro del cibo e cercano di sensibilizzare la stampa e l’opinione pubblica sui temi del vertice per richiamare le responsabilità degli Stati sulle soluzioni future, dall’altra si evidenzia che il CO - ORGANIZZATORE del prossimo Forum è il World Economic Forum: un organismo privato che riunisce le 1000 più grandi multinazionali globali che stanno impoverendo e consumano le risorse del nostro pianeta attraverso un modello che non garantisce il diritto al cibo e ad un’alimentazione sana.
CI UNIAMO alle voci e alle ragioni di chi DENUNCIA la situazione :
come possono le grandi multinazionali combattere la fame, rafforzare le filiere produttive e correggere gli squilibri alimentari quando sono proprio loro che hanno:
ü privatizzato le risorse naturali;
ü praticata la deforestazione;
ü determinato l’inquinamento con l’uso di pesticidi e fertilizzanti;
ü adottato un sistema che non è stato in grado di risolvere i grandi problemi del cibo;
ü adottato le monoculture;
ü standardizzato le diete;
ü utilizzato in maniera indiscriminata alcune materie prime …..
La concentrazione di potere nelle mani di poche imprese transnazionali in settori chiave come le sementi, gli allevamenti industriali…. non può che aumentare le diseguaglianze nell’accesso ai beni primari e rischiare di essere l’ennesimo furto operato sulla pelle dei produttori di piccola scala, che, per secoli hanno moltiplicato la biodiversità per il bene comune”.
Il sistema di produzione alimentare globale delle multinazionali nella sfida alla sicurezza alimentare e climatica è inadeguato.
Allora perché le multinazionali
siedono come co-organizzatori al tavolo del dibattito?