Donne e lavoro

Festa dei lavoratori  2021

Siamo arrivati alla seconda Festa dei lavoratori nell’era della pandemia, con minori restrizioni rispetto allo scorso anno, ma con maggiori ’cocci’ da rimettere insieme e numeri da interpretare per quella ripartenza di cui parliamo da mesi ma che ancora appare lontana all’orizzonte. 

Le conseguenze della pandemia Covid-19 hanno fatto emergere, con ancora maggiore evidenza, le fragilità delle nostre reti   di protezione sociale, dei nostri mercati del lavoro e della tutela del lavoro.

Le donne continuano a rimanere ai margini del mondo del lavoro; con la chiusure delle scuole si sono accresciuti, per loro,   gli oneri di cura e istruzione dei figli. Spesso hanno dovuto   difendere  il proprio posto di lavoro optando per il suo svolgimento da casa,  sovrapponendo, cosi’, ore di attività professionale a quella  familiare .

Tra i tanti dati (Eurostat) emerge che la percentuale delle donne italiane che rinunciano al lavoro per prendersi cura dei figli è nettamente più alta rispetto agli altri paesi europei: 11,1% rispetto al 1,3% della Germania e al 0,9% della Danimarca.

Il tasso di occupazione femminile in Italia nel 2019 è stato pari al 50,1%, il 17,9% in meno di quello maschile, con forti differenze tra l’occupazione delle donne al Nord pari al 60,4% e nel Mezzogiorno  si ferma al 33,2%.

     Nel 2021 abbiamo ancora   una disparità di reddito in tutta la  Comunita’ Europea: le donne guadagnano in media il 16% in meno rispetto agli uomini e continuano a incontrare ostacoli all’accesso e alla permanenza nel mercato del lavoro.

 Nel mondo degli affari, in politica e nella società nel suo complesso,  potremo raggiungere il nostro pieno potenziale solo utilizzando tutti i nostri talenti e la nostra diversità.

 Impiegare soltanto la metà della popolazione, la metà delle idee e la metà dell’energia, non è sufficiente.

Dobbiamo  accelerare e incentivare i progressi verso la parità tra uomini e donne.

Il nostro modello di organizzazione socio–economica, politico e culturale, in questo momento di passaggio, subirà un cambiamento ? ci sarà una possibilità di innovazione dell’intero sistema?

Il Recovery Fund è l’occasione   per colmare il divario sul lavoro, che è ancora molto elevato?

Una cosa è certa

A noi donne l’incarico di stimolare le nostre figlie, amiche, cugine……… a rendersi economicamente indipendenti perché è questa l’unica garanzia di libertà individuale e sociale.